venerdì 26 ottobre 2012

acustica_Riverbero


(Le immagini sono state prese dal libro Stereophonic Sound Recording , C. Hugonnet , P. Walder)




Riverbero


Il riverbero è la persistenza del suono che segue il suono diretto , dovuta alle riflessioni delle onde sonore sulle pareti della stanza / ambiente. In sostanza il rivebero non è altro che la somma di tanti delay creati dalle riflessioni dell’onda.  
Prendendo in considerazione un suono secco e breve si nota che :

- subito dopo il suono diretto ( proveniente dalla sorgente ) c’è un momento di silenzio :il  pre-delay ;

- arrivano le prime riflessioni , ovvero le riflessioni di primo grado ( che hanno subito un solo ”rimbalzo” ):le  early reflections;

- in fine arrivano le riflessioni di grado maggiore ( II , III , IV ecc...) , ovvero quelle che avranno subito 2 , 3 , 4 ecc.. rimbalzi: il campo diffuso.
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





osservazioni:

- pre-delay : è il tempo che intercorre tra il suono diretto e la prima riflessione della parete più vicina della stanza, pertanto ci dà le prime informazioni sulla dimensione dell’ambiente: più la stanza è grande più sarà lungo il pre-delay;

- early reflections : sono le prime riflessioni dei 6 muri della  stanza ( 4 laterali , 1 soffitto , 1 pavimento ) che  di solito si compiono entro i primi 50 ms. La prima e.r.  è quella che proviene dal muro più vicino pertanto sarà quella con maggiore intensità ( questo vale se tutte le pareti hanno lo stesso coefficiente di assorbimento ). Via via che arrivano la 2 , 3 ,..e 6 e.r. avranno intensità sempre minore in quanto percorrono distanze via via maggiori (l’intensità è inversamente proporzionale alla distanza ). Le early reflections ci danno infromazioni sulle caratteristiche della stanza , infatti ci informano sulla distanza delle pareti e sul loro coefficiente di assorbimento.

- campo diffuso : è la pasta del riverbero ed è formato da tutte le riflessioni di grado superiore al primo. L’intensità del campo diffuso decresce col tempo fino ad estinguersi totalmente. In questo lasso di tempo il c.d. non resta timbricamente costante: è come se ci fosse un filtro dinamico che agisce nel tempo tagliando sempre più le alte frequenze. Questo fenomeno è dovuto dal fatto che le alte frequenze vengono assorbite più velocemente dall’aria delle basse frequenze.

Il campro riverberante è quindi formato da early reflections e campo diffuso.


Distanza Critica

Quando ci troviamo in una stanza ci sono quindi 2 campi sonori : quello del suono diretto e quello del campo riverberante. Per la nostra percezione risulta essere molto importante il rapporto che c’è tra questi.
Man mano che ci si allontana dalla sorgente sonora accade che :

- l’intensità del suono diretto  si dimezza  al raddoppiarsi della distanza;

- il campo riverberante  resta costante , perchè le caratteristiche della stanza non variano.

Pertanto allontanandosi il campo sonoro della sala tenderà sempre più al campo riverberante:

Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





ad una certa distanza ( nell’esempio a 5m ) il suono diretto avrà la stessa intensità del campo riverberante, e da questo momento in poi allontanandosi si perderà sempre più intellegibilità  .
Questa distanza è chiamata appunto distanza critica , e varia a seconda delle caratteristiche della stanza e dello stimolo sonoro.



osservazioni:

- più la stanza e piccola e riflettente, più l’intellegibilità decresce perchè l’intensità delle riflessioni è maggiore;

- se si sussurra la distanza critica aumenta, questo perchè non ci sono le basse frequenze. Da ciò si deduce che una voce sussurrata sembra più vicina , pertanto le frequenze più alte danno la sensazione di vicinanza;

- il rapporto suono diretto / campo riverberante ci da la profondità di un suono: più è maggiore il campo riverberante più la sorgente sembra lontana, e viceversa;

- avere più riverbero alle basse frequenze è favorevole perchè compensa la bassa sensibilità a tali frequenze del nostro orecchio.


RT60

Il tempo di riverberazione di una sala di misura con RT60 che è il tempo richiesto per diminuire di 60 dB.

Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





L’ RT60 di una sala vale:






dove:

V = volume stanza

Sα = area di assorbimento della sala, ottenuta dalla somma di tutte le superfici moltiplicate al rispettivo coefficiente di assorbimento α.

oss: Il tempo di riverbero influisce sull’intellegibilità.