domenica 28 ottobre 2012

Tecniche_Registrazione_Stereofoniche

(Le immagini sono state prese dal libro Stereophonic Sound Recording , C. Hugonnet , P. Walder)


Tecniche di registrazione stereofoniche

Tecniche che utilizzano 2 o più microfoni al fine di riprendere la sorgente sonora in maniera tale che nella riproduzione stereofonica vengano conservate le differenze di intensità , i delay tra i due diffusori e le differenze di timbro. Utilizzano le caratteristiche dei diagrammi polari per poter riprendere le ∆I , ∆T e ∆f.

angolo di ripresa
Le tecniche di registrazione stereofoniche riproducono tra gli altoparlanti immagini delle sorgenti, nella stessa posizione delle sorgenti reali posizionate entro un angolo di ripresa . Questo è definito come l’angolo entro il quale registrare affinchè la riproduzione tra gli altoparlanti sia omogeneo ( nello standard stereofonico):



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)

nel caso ci siano sorgenti posizionate al di fuori dell’ angolo di ripresa , verranno riprodotte schiacciate agli estremi degli altoparlanti:
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)  





∆I : Microfoni coincidenti XY

Questa tecnica consiste nel posizionare due microfoni uguali con le capsule coincidenti ed angolate tra loro (XY), in tal modo grazie alle caratteristiche dei diagrammi polari si ha un certo ∆I tra le due capsule in base alla provenienza dell’onda sonora. Il segnale del micronofo di destra andrà a finire nel diffusore di sinistra e   viceversa. Poichè le capsule sono coincidenti non ci sarà nessun ∆t pertanto queste tecniche sono perfettamente monocompatibili



2 cardioidi coincidenti 


Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




























se aumentiamo l’angolo tra i due microfoni,l’angolo di ripresa diminurà e viceversa.  La massima lateralizzazione si ha per ∆I = 15 dB 


Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)



















oss:
- suono ben localizzato
- permette di avere un angolo di ripresa molto grande ( 180° ) quindi si può stare molto vicini alla sorgente



2 omnidirezionali coincidenti
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)







in questo caso poichè non c’è ∆I tra le due capsule, la stereofonia è data unicamente dalla differenza di timbro ∆f tra i due microfoni che è in funzione della posizione della sorgente. Il ∆f è dovuto dalla non linearità dell’ omnidirezionale alle alte frequenze.


oss:

- poichè utilizza solo ∆f è una stereofonia poco avvertibile
- riprende l’ a risposta ambientale ( riverbero)


2 bidirezionali coincidenti

I due bidirezionali sono angolati tra loro di 90°
L’ angolo di ripresa è di 60°







Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)


oss:

- suono ben localizzato ( dovuto al ∆I)
- poichè utilizza bidirezionali , riprende d’avanti e da dietro e non riprende ai lati , sopra e sotto;
- ha un angolo di ripresa stretto quindi è necessario stare lontani dalla sorgente;
- problemi sulle basse frequenze.




∆t : Microfoni distanziati AB

Questa tecnica prevede l'utilizzo di due omnidirezionali distanziati tra loro, in tal modo le sorgenti laterali vengono captate dai due microfoni in tempi diversi pertanto si andrà a creare un certo ∆t tra le due capsule. In questo caso il segnale del microfono di sinistra verà riprodotto dal diffusore di sinistra ,e quello di destra dal diffusore di destra.
Poichè viene introdotto un ∆t questa tecnica non è monocompatibile
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)


Diminuendo la distanza tra i microfoni aumenta l’angolo di ripresa, la lateralizzazione massima si ha per

∆t = 1,1 ms


Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




oss:

- poiche utilizza mic. omnidirezionali riprende tutta la stanza ed ha molta massa sonora;
- usa solo ∆t pertanto la localizzazione è efficace solo per i transienti;
- zoom effect: se ci si avvicina troppo alla sorgente viene introdotto una certa ∆I tra i due microfoni.


Microfoni coincidenti MS ( middle - side )

Prevede l’utilizzo di due microfoni ( uno dei quali bidirezionale) sistemati con le caspsule coincidenti e angolati tra loro di 180° ( il bidirezionale riprende lateralmente).



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)







L’ MS ( M = centro , S = lati) si basa sul principio di somma e differenza tra i due segnali attraverso l’utilizzo di una matrice: il segnale sinistro è ottenuto sommando M e S , il canale destro è ottenuto sottraendoli:





Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





Nel caso non si dispone della matrice , il lavoro di somma e differenza si effettuare attraverso l’itilizzo del panpot:



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




L’ angolo di ripresa si ottiene in studio andando ad aumentare o diminuire il segnale S: aumentando S si diminuisce l’angolo di ripresa.

oss:
questo sistema è perfettamente monocompatibile , infatti sistemandoli in mono si avrebbe che

(M + S) + ( M - S) = 2M

Nel caso si utilizza un cardioide (M) e un bidirezionale (S):



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




Se si usa un omnidirezionale (M) e un bidirezionale (S):




Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




poichè arriva ad un angolo di ripresa di 180° , ci permette di stare al centro dell’ ensamble.


∆I + ∆t : Microfoni angolati e distanziati

Utilizzando 2 cardioidi / supercardioidi / ipercardioidi distanziati ed angolati tra loro si ottiene una tecnica che combina l’ AB e l’XY , si ottiene una registrazione in cui la lateralizzazione è data dal ∆I e ∆t tra i due microfoni.



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




Aumentando l’angolo e la distanza tra i microfoni diminuisce l’angolo di ripresa.
Esistono diversi standard per questo tipo di registrazione , i più comuni sono i seguenti:
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)



oss:

- la distanza ideale per l’ascolto in cuffie è di 17cm, per il quale cambiando l’angolo tra i due microfoni si hanno i seguenti angoli di ripresa:


Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




- non è monocompatibile;
- ha una buona localizzazione perchè utilizza sia ∆I che ∆t


Microfoni omnidirezionali separati da un’ ostacolo

Prevede l’utilizzo i due omnidirezionali distanziati e separati da un ostacolo: la distanza introduce un certo ∆t , l’ostacolo invece introduce un ∆I tra i due microfoni.
Come ostacolo può essere utilizzato un disco (  jecklin disk ) o una sfera :
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)
Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)


- il ∆I cresce col crescere delle frequenze;
- poichè utilizza gli omnidirezionali:
_ non soffre dell’effetto prossimità
_ riprende il riverbero;
_ ha molta massa sonora.

Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)

Testa microfonica: Dummy Head

Due microfoni molto piccoli sono inseriti all’interno di una testa artificiale , costruita a somiglianza della testa umana. Con questa tecnica poichè c’è il filtraggio dei “padiglioni” si avrà anche un ∆f ( oltre ai ∆I e ∆t ), pertanto si avranno informazioni anche sull’elevazione



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)





Poichè c’è l’introduzione di un ∆f , questa tecnica è riproducibile correttamente solamente in cuffie. Esistono comunque dei metodi particolari di riproduzione per ascoltare una registrazione con testa microfonica su un sistema stereofonico:

- nel canale di destra viene introdotto anche il segnale di sinistra ma filtrato, ritardato e messo in opposizione di fase  → viene introdotta una controfase rispetto al filtraggio introdotto dalla testa microfonica
( c’è bisogno di una sala d’ascolto asciutta)



-introduzione di un filtro inverso a quello introdotto dalla testa. Ma in questo modo si perdono le informazioni sul davanti - dietro;

- riproduzione su un sistema ambiofonico.


Posizionamento del sistema microfonico



Stereophonic Sound Recording ( C. Hugonnet , P. Walder)




vicino:
si ha più: suono diretto , attacco , transienti , presenza , chiarezza ( presenza di alte freq. ) , rumore intrinseco dello strumento , campo dinamico

lontano:
più early reflections, timbro , omogeneità spettrale ( da lontano ci sono tutte le freq. irradiate perchè sono riportate dalla sala)

sopra:
meno suono diretto e meno early reflections

sotto:
più early reflections , e più basse frequenze ( perchè hanno poca differenza di faspe rispetto le onde riflesse dal pavimento)

Queste sono regole generali che dipendono dalla direttività dello strumento.